giovedì 14 febbraio 2013

A2A S.p.A.



Come vediamo graficamente A2A dai minimi a 0.289 toccati a luglio 2012 ha seguito un trand rialzista come tutto il listino milanese, trainata dal restringimento dello spread e dal graduale miglioramento del "clima" sugli stati periferici d'europa a seguito dell'introduzione dell'Outright Monetary Transactions (OMT) da parte della BCE.

Vediamo ora i dati degli ultimi trimestri:



Conto economico trimestrale standardizzato - dati in milioni di Euro
Periodo Fiscale
2012 Q3
2012 Q2
2012 Q1
2011 Q4
2011 Q3
Data di fine periodo
30/09/12
30/06/12
31/03/12
31/12/11
30/09/11
Ampiezza periodo
3 Mesi
3 Mesi
3 Mesi
3 Mesi
3 Mesi
Aggiornamento
Updated
Updated
Updated
Restated
Restated
Data aggiornamento
30/09/12
30/06/12
31/03/12
30/06/12
30/09/12
Fonte
Interim Report
Interim Report
Interim Report
Interim Report
Interim Report
Data Fonte
09/11/12
03/08/12
11/05/12
03/08/12
09/11/12
Ricavi
1.627,0
1.333,0
1.957,0
1.825,0
1.294,0
Altri Ricavi
--
--
--
--
--
Ricavi Totali
1.627,0
1.333,0
1.957,0
1.825,0
1.294,0
Costo del Venduto
1.130,0
911,0
1.473,0
1.332,0
916,0
Spese carburante
--
--
--
--
--
Operations & Maintenance
--
--
--
--
--
Spese Generali amministrative e di vendita
147,0
144,0
145,0
141,0
125,0
Costi di ricerca e Sviluppo
--
--
--
--
--
Svalutazioni/Ammortamento
130,0
97,0
96,0
248,0
103,0
SINN
--
--
--
--
--
Spese straordinarie
37,0
19,0
-8,0
--
29,0
Altre Spese Operative
58,0
65,0
68,0
76,0
70,0
Spese d'esercizio Totali
1.502,0
1.236,0
1.774,0
1.797,0
1.243,0
Risultato Operativo
125,0
97,0
183,0
28,0
51,0
SNIN
-43,0
-29,0
-38,0
-167,0
-31,0
Guadagno (perdita) sulla vendita dei beni
--
--
--
--
--
Indennita' fondi utilizzati durante costr.
--
--
--
--
--
Altre componenti nette
-28,0
3,0
-16,0
1,0
-7,0
Risultato Ante Imposte
54,0
71,0
129,0
-138,0
13,0
Accantonamenti per imposte sul reddito
34,0
36,0
55,0
54,0
21,0
Risultato netto dopo le imposte
20,0
35,0
74,0
-192,0
-8,0
Risultato netto di competenza di terzi
3,0
0,0
-6,0
463,0
17,0
Equity In Affiliates
--
--
--
--
--
Rettifica U.S. Gaap
--
--
--
--
--
Risultato netto escluse componenti straordinarie
23,0
35,0
68,0
271,0
9,0
Totale componenti straordinarie
30,0
5,0
8,0
-805,0
-15,0
Reddito Netto
53,0
40,0
76,0
-534,0
-6,0
Rettifica totale al Reddito netto
--
--
--
--
--
Reddito disponibile agli azionisti ordinari escluse compon. straordin.
23,0
35,0
68,0
271,0
9,0
Reddito disponibile agli azionisti ordinari incluse compon. straordin.
53,0
40,0
76,0
-534,0
-6,0
Rettifica diluizione
--
--
--
0,0
0,0
Reddito Netto diluito
53,0
40,0
76,0
-534,0
-6,0
n. azioni con diritto al dividendo
3.105,99
3.105,99
3.105,99
3.105,99
3.105,99
EPS (Utili per azione) diluiti escluse compon. straordin.
0,007
0,011
0,022
0,087
0,003
Dividendo per azione ordinaria
0,000
0,000
0,000
0,013
0,000
EPS (Utili per azione) diluiti normalizzati
0,015
0,014
0,020
0,087
0,009
 

E degli ultimi anni:



Conto economico annuale standardizzato - dati in milioni di Euro
Periodo Fiscale
2011
2010
2009
2008
2007
2006
Data di fine periodo
31/12/11
31/12/10
31/12/09
31/12/08
31/12/07
31/12/06
Ampiezza periodo
12 Mesi
12 Mesi
12 Mesi
12 Mesi
12 Mesi
12 Mesi
Aggiornamento
Restated
Restated
Reclassified
Reclassified
Reclassified
Restated
Data aggiornamento
30/06/12
31/12/11
31/12/10
31/12/09
30/06/08
31/12/07
Fonte
Interim Report
ARS
ARS
ARS
Interim Report
ARS
Data Fonte
03/08/12
04/04/12
05/04/11
27/04/10
07/08/08
29/04/08
Ricavi
6.130,0
6.041,0
5.401,0
6.094,0
2.814,0
6.935,0
Altri Ricavi
--
--
--
--
--
--
Ricavi Totali
6.130,0
6.041,0
5.401,0
6.094,0
2.814,0
6.935,0
Costo del Venduto
4.364,0
4.129,0
3.628,0
4.292,0
1.946,0
5.058,0
Spese carburante
--
--
--
--
--
--
Operations & Maintenance
--
--
--
--
--
--
Spese Generali amministrative e di vendita
548,0
554,0
481,0
453,0
144,0
277,0
Costi di ricerca e Sviluppo
--
--
--
--
--
--
Svalutazioni/Ammortamento
626,0
427,0
361,0
308,0
150,0
542,0
SINN
--
--
--
--
--
--
Spese straordinarie
--
74,0
43,0
44,0
9,0
72,0
Altre Spese Operative
294,0
359,0
279,0
298,0
205,0
276,0
Spese d'esercizio Totali
5.832,0
5.543,0
4.792,0
5.395,0
2.454,0
6.225,0
Risultato Operativo
298,0
498,0
609,0
699,0
360,0
710,0
SNIN
-254,0
-107,0
-51,0
-84,0
125,0
-68,0
Guadagno (perdita) sulla vendita dei beni
--
--
--
--
--
--
Indennita' fondi utilizzati durante costr.
--
--
--
--
--
--
Altre componenti nette
-4,0
2,0
-326,0
-43,0
-64,0
-104,0
Risultato Ante Imposte
40,0
393,0
232,0
572,0
421,0
538,0
Accantonamenti per imposte sul reddito
148,0
158,0
144,0
227,0
52,0
140,0
Risultato netto dopo le imposte
-108,0
235,0
88,0
345,0
369,0
398,0
Risultato netto di competenza di terzi
496,0
112,0
-27,0
-31,0
-76,0
-160,0
Equity In Affiliates
--
--
--
--
--
--
Rettifica U.S. Gaap
--
--
--
--
--
--
Risultato netto escluse componenti straordinarie
388,0
347,0
61,0
314,0
293,0
238,0
Totale componenti straordinarie
-808,0
-39,0
19,0
2,0
-1,0
57,0
Reddito Netto
-420,0
308,0
80,0
316,0
292,0
295,0
Rettifica totale al Reddito netto
--
--
--
--
--
--
Reddito disponibile agli azionisti ordinari escluse compon. straordin.
388,0
347,0
61,0
314,0
293,0
238,0
Reddito disponibile agli azionisti ordinari incluse compon. straordin.
-420,0
308,0
80,0
316,0
292,0
295,0
Rettifica diluizione
--
--
--
--
--
--
Reddito Netto diluito
-420,0
308,0
80,0
316,0
292,0
295,0
n. azioni con diritto al dividendo
3.105,99
3.105,99
3.105,20
3.087,52
1.776,72
1.784,42
EPS (Utili per azione) diluiti escluse compon. straordin.
0,125
0,112
0,020
0,102
0,165
0,133
Dividendo per azione ordinaria
0,013
0,060
0,070
0,097
0,097
0,070
EPS (Utili per azione) diluiti normalizzati
0,125
0,126
0,029
0,110
0,169
0,163
 


Il 2011 si è concluso con la definitiva uscita dalla, a mio avviso, sciagurata operazione in Edison Spa, questo ha comportato sinificative svalutazioni (618 milioni), compresa la svalutazione della controllata montenegrina EPCG (66 milioni), che hanno spinto il risultato in negativo evidenziando una perdita di 420 milioni di €.

I primi nove mesi del 2012 si sono chiusi con un utile di 169 milioni

Per il 2012 le previsioni indicano un utile superiore ai 200 milioni di € .

Passiamo ora al dividendo:



"Graziano Tarantini, presidente di A2A, ha affermato che per il 2013 il dividendo di modesta entità,
inferiore rispetto a quello distribuito negli anni passati, questo per una riduzione dell’indebitamento.
In tema di dividendi, gli analisti di Equita hanno fatto sapere che a loro avviso A2A distribuirà un dividendo pari a 2,6 centesimi di euro.
Gli esperti di Kepler prevedono invece un dividendo di 4 centesimi di euro."

Nel best case di Kepler ai prezzi attuali di 0.46 € si avrebbe un rendimento dell' 8.70 % mente nel worst case di Equitasarebbe del 5% esatto, entrambi i valori sono al lordo delle imposte (20%).
A nostro avviso il dividendo dovrebbe essere di 0.033 il linea con il pay-out annunciato nell'aggiornamento del piano industriale presentato a novembre e che prevede 300 milioni in 3 anni come monte dividendi, per un rendimento del 7.17% lordo.

Diamo un occhio alla situazione patrimoniale post consolidamento totale di Edipower Spa e del rispettivo debito:



La posizione finanziaria netta evidenzia un debito di 4580 milioni di €, in aumento di 559 milioni rispetto al 31/12/2011 nonostante in consolidamento di Edipower Spa abbia portato un aggravio totale di 1083 milioni, questo grazie al solido cash flow di 524 milioni.
Nel piano industriale al 2015 è previsto un miglioramento di 1400 milioni a circa 3200 milioni nonostante investimenti per 1200 milioni, portando il rapporto tra posizione finanziaria nette ed ebitda a 2.5 volte.


Vediamo ora la struttura dell'indebitamento:


L' EBITDA al 2015 è previsto pari a 1,3 miliardi di euro anche grazie all'integrazione totale di Edipower Spa, che porta notevoli benefici ai margini della generazione della neo acquisita, consentendo un prezzo di vendita dell'energia prodotta maggiore grazie al miglior dispacciamento, sfruttando al meglio il mix delle fonti di produzione di energia elettrica delle quali è venuta a disporre A2A post acquisto. Vediamo in dettaglio:








Al momento A2A si colloca come il secondo operatore italiano della generazione, settore che soffre di una sovracapacità produttiva cronica a seguito del boom delle rinnovabili e della domanda in continuo calo, tornata ai livelli del 2004, questo rende il titolo più esposto al ciclo economico rispetto ai peer quotati, infatti A2A genera oltre metà del suo ebitda da attivita "a libero mercato" mentre le attività "regolate"  sono minoritarie. Quindi riteniamo che A2A offra un profilo di rischio maggiore rispetto per esempio a Iren Spa che analizzeremo in seguito, ma al contempo offra anche prospettive più aggressive con margini di miglioramento superiori e quindi indicata in un portafoglio più orientato al rischio.

In particolare apprezziamo le potenzialità del mercato del teleriscaldamento nell'area milanese, ancora nettamente sottosfruttato rispetto per esempio alla città di Torino dove opera Iren Spa, che risulta la città più teleriscaldata d'italia o Brescia dove opera A2A, non a caso una parte rilevante degli investimenti si concentrarà proprio nel settore "cogenerazione e calore":


Considerando anche la presenza di centrali elettriche di proprieta nell'area milanese, riteniamo che lo sviluppo del teleriscaldamento offra significative sinergie con i margini della generazione elettrica, contribuendo al contenimento delle emissioni di Co2 nell'area metropolitana grazie allo spegnimento delle singole caldaie, condominiali o autonome, sfruttante appunto le centrali elettriche già presenti, consentendo inoltre una maggiore fidelizzazione dei clienti rispetto alla vendita di gas per il riscaldamento.

Un accenno merita l'intenzione di rivedere il prezzo, ma più esattamente il criterio di determinazione dello stesso, di vendita del gas deciso dall'autorità per l'energia elettrica e il gas, questo impatterà negativamente le municipallizate che vendono gas ai consumatori ma dovrebbe essere in parte controbilanciato, nel caso di A2A di particolare rilevanza, dal minor prezzo della materia prima usata nelle centrali termoelettriche.
Un altro motivo per ritenere la cogenerazione e il teleriscaldamento un settore chiave, in quanto consente di diminuire la quantità di gas venduto, con i relativi margini compressi post revisione del prezzo di vendita, sfruttando invece il calore venduto che consente una maggior flessibilità e indipendenza dall'autorità stessa, nella determinazione del prezzo di vendita.

Riteniamo quindi che il miglioramento della posizione debitoria e la crescita dell'utile consentiranno al titolo di accrescere la capitalizzazione di borsa, garantendo al contempo un iteressante ritorno da dividendo per gli azionisti, a conclusione del riassetto del gruppo in corso con questo piano industriale al 2015, il gruppo si troverà infatti con una situazione finanziaria più solida e con un miglior mix tra attività regolate e non, che durante l'anno in corso (2013) sarà molto sbilanciato verso il libero mercato.

Un altro possibile catalizzatore per il titolo, che aspettiamo con ansia, consiste nella revisione della governance duale che viene utilizzata attualmente dai 2 comuni azionisti di maggioranza, Milano e Brescia, in quanto pensiamo che le dimensioni ormai raggiunte dall'utilities richiedano più rapidità e visione globale rispetto all'attuale assetto, incentrato su logiche di interesse metropolitano e spartizione di influenza tra i 2 poli lombardi, con relativo aggravio di costi per l'elevato numero di cda e sedi all'interno del gruppo, che se dal punto di vista industriale hanno poca logica, sembrano contare molto dal punto di vista politico. 






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